L’alimentazione è uno degli aspetti fondamentali della nostra vita. Pensate a quante volte durante la giornata vi domandate: “che cosa mangio oggi?”, almeno due volte al giorno, ma a pensarci bene anche di più perché poi bisogna decidere cosa comprare al supermercato, oppure andare al bar, al ristorante ed organizzare così il pranzo e la cena.
Il punto di partenza di questo ragionamento vuole essere il seguente: quante volte vi capita di chiedere qual è il processo che c’è dietro a quello che si mangia?
Basta prendere uno degli alimenti più “noti” come il panino con il prosciutto, per capire che ognuno di quegli alimenti è fatto di ingredienti che provengono da posti diversi e spesso lontani. Farina, sale prosciutto, che prima erano grano, acqua, maiale. Spesso ci dimentichiamo che per portare quel frumento da un lato all’altro ci vogliono le automobili (che inquinano), si costruiscono supermercati che in fondo modificano l’ambiente circostante (traffico, carico-scarico merci).
Ma in questa occasione vorrei soffermare l’attenzione in particolare sugli animali.
Per fare il prosciutto, bisogna che ci ricordiamo che si uccidono i maiali. Ed è inutile continuare con la solita storiella “della natura” e della catena alimentare. Si uccidono maiali cresciuti allevati con un unico scopo diventare carne per le nostre tavole.
Il sistema economico e produttivo alimenta questo modello di sviluppo. Se date un’occhiata agli allevamenti di animali “da macello” vi accorgerete che questi sono introdotti all’interno di una macchina industriale come se si trattasse di qualunque prodotto non vivo cioè una sedia!
Si cresce l’animale in gabbie ristrettissime, lo si fa ingozzare per renderlo bello grasso e poter ottenere tanta carne (magari con un aiuto di qualche ormone della crescita) poi lo si porta in posti creati per macellare gli animali dove vengono sgozzati. Si fa uscire tutto il sangue mentre l’animale grida dall’atroce sofferenza. Dopo l’eccidio si può procedere alle asportazioni varie del cadavere.
In fondo si sa del maiale non si butta via nulla.
Attraverso uno di questi procedimenti ecco pronto il prosciutto per il vostro panino.
Buono e gustoso forse, ma crudele e barbaro senza dubbio.
Per frenare tutto questo c’è una alternativa: diventare vegetariani o meglio ancora vegani.
Fare questa scelta è importante per diversi motivi, i principali sono di natura etica, ambientale e di salute.
I motivi etici fanno riferimento a scelte etico-filosofiche spesso ispirate alla nonviolenza, al pacifismo e al rispetto dei diritti animali. Poi ci sono motivi ambientali le cui ragioni sono diverse e vanno dal maggiore consumo di acqua per ciascun individuo in seguito al consumo di carne, fino allo spreco di vegetali che costituiscono mangimi per gli animali da allevamento invece di essere consumati direttamente dall’uomo.
Inoltre ci sono motivi legati alla salute. Sebbene solo una minoranza di persone segua una dieta vegetariana per motivi salutistici, è importante sottolineare che negli ultimi anni è stato riaffermato dall’American Dietetic Association e dai Dietitians of Canada, due delle più autorevoli società nutrizioniste, che le diete vegetariane e vegane ben bilanciate non soltanto sono salutari e adatte ad ogni ciclo vitale, ma apportano numerosi benefici rispetto ad una dieta carnivora aiutando addirittura a prevenire l’avanzata di molti tipi di patologie, tra cui cancri, tumori e malattie cardio-vascolari.
E’ vero che non possiamo essere perfetti ma questo non è una buona ragione per non fare da subito tutto quello che è nelle nostre possibilità. In fondo basta porsi una domanda: voglio continuare ad essere il mandante (anche se indiretto) di questo massacro?
La risposta è affidata alle vostre coscienze.
La marcia impazzita dei pinguini di Magellano
di Francesco Paolo Pellegrino
Qualcosa di anomalo sta succedendo negli ultimi anni in Patagonia, estremo lembo dell’Argentina.
Una delle più grandi colonie al mondo di pinguini, duecento mila coppie, è in pericolo di estinzione.
I pinguini si muovono in mare per cercare pesci e crostacei di cui nutrirsi, e per questo hanno immagazzinato in memoria, nel corso degli anni, delle rotte oceaniche ricche di cibo.
Negli ultimi decenni, però, il surriscaldamento della temperatura dell’oceano, oltre che l’aumento di barche da pesca, ha contribuito notevolmente alla diminuzione di calamari e acciughe, vere prelibatezze per i pinguini.
E’ cosi che gli ovipari perdono la strada e per cercare cibo arrivano sino alle coste del Brasile, in prossimità di San Paolo, ma poi non riescono più a tornare indietro perché perdono la strada.
Sempre più grande è il numero dei pinguini che arrivano sulle coste brasiliane e nel 2008 si è registrato un numero di seicento unità.
C’è da dire che la perdita di rotta dei pinguini è un fenomeno naturale che si è sempre registrato, e che contribuiva alla selezione naturale della specie, ma ultimamente si è osservato un notevole aumento degli esemplari dispersi ed in grave stato di salute.
I pinguini recuperati in Brasile, come osserva l’oceanografo Hugo Gallo Neto, presentano nel proprio stomaco materiali non digeribili come plastica, mozziconi di sigarette, carta.
Alcuni esemplari vengono curati e rimessi in forma, liberati in punti adatti dell’oceano in modo da permettere loro di sfruttare la corrente per tornare a casa, non tutti però ce la fanno.
Come osserva giustamente la studiosa statunitense P. Dee Boersma i pinguini sono animali molto intelligenti, estremamente fedeli al partner e con un forte attaccamento ai i figli e al proprio gruppo, capaci di morire pur di difendere uno di loro, insomma un esempio anche per l’uomo contemporaneo.
Torniamo dalla vacanze..
Siamo tornati dalla vacanze e abbiamo appena visto la notizia degli orsi polari che non riescono a trovare un posto per riposarsi.. La causa è il riscaldamento globale che assotiglia eccessivamente le lastre di ghiaccio..e gli orsi polari sono in pericolo. Una brutta storia..
Video shock sulla macellazione dei conigli..
Un video-inchiesta piuttosto forte su come vengono uccisi i conigli nei macelli. In questo caso l’inchiesta è stata realizzata dall’associazione spagnola IgualdadAnimal nel sito www.mataderos.info
La cosa che più inquieta è la “normalità” con cui vengono uccisi, in questo caso. i conigli!
Il video è piuttosto brutale…quindi siete avvisati!
Lo sbadiglio umano contagia anche i cani!
Mi ero già accorto di qualcosa..ma adesso c’è la conferma della scienza!
LONDRA – Anche i cani vittime dello sbadiglio contagioso: lo dimostra una ricerca elaborata da un’equipe del Birkbeck College dell’Universita’ di Londra secondo cui i cani subiscono, per empatia, il contagio dello sbadiglio dell’uomo. La scoperta, resa nota dalla BBC, e’ stata pubblicata sulla rivista della Royal Society Biological Letters.
L’equipe coordinata da Atsushi Senju ha studiato in laboratorio il comportamento di 29 esemplari di razze diverse: 21 su 29 hanno risposto allo sbadiglio di una persona di fronte a loro. Gli scienziati hanno rilevato la reazione degli animali in due diversi intervalli di tempo di cinque minuti ciascuno: dopo averli chiamati per nome e carpito il loro sguardo e’ stato dato loro lo stimolo allo sbadiglio.
“Abbiamo dato ai cani ogni tipo di stimolo, sia visivo che uditivo, per incitarli a sbadigliare”, ha dichiarato il dottor Senju alla Bbc. Nella seconda circostanza e’ stata seguita la stessa procedura, ma questa volta i ricercatori hanno semplicemente aperto e chiuso la bocca: in risposta i cani non hanno sbadigliato. “Una precauzione per accertarsi che i cani non stessero rispondendo ad una bocca aperta”, ha spiegato il Dott. Senju. La ricerca avvalora la tesi circa l’empatia naturale fra l’uomo e il suo migliore amico. Fino ad ora solo lo sbadiglio da contagio era stato rilevato solo fra gli esseri umani e i primati. Tuttavia i ricercatori non possono escludere che lo sbadiglio del cane sia generato, come quello umano, anche dallo stress della situazione.
(ansa 6/08/08)
Un cucciolo di tigre siberiana
E’ nata nello zoo di Berlino, e noi non amiamo gli zoo!! Però questo cucciolo di circa sei settimane del peso di cinque chili, è davvero carino!
Leo “leone vegetariano!”, premiato al Giffoni film festival 2008
La trentottesima edizione del Giffoni Film Festival, la rassegna cinematografica dedicata ai ragazzi, ha visto tra i vincitori The Story of Leo di Mario Cambi.
L’assurdo ritorno del commercio dell’avorio…
Fonte ANSA – GINEVRA – La Cina potrebbe ottenere l’autorizzazione internazionale ad importare avorio. Riunito a Ginevra, un comitato internazionale dovra’ infatti pronunciarsi sulla domanda in tal senso di Pechino. Ma per alcune organizzazioni non governative consentire alla Cina di importare avorio rischia di favorire l’uccisione di elefanti ed il traffico illegale d’avorio. In sessione fino a venerdi’ prossimo, il Comitato permanente della Convenzione internazionale sul commercio internazionale delle Specie di fauna e flora in via di estinzione (Cites) dovra’ inoltre pronunciarsi su temi quali gli allevamenti di tigre, il commercio di mogano e il bracconaggio di rinoceronti, precisa un comunicato.La Cites ha vietato il commercio internazionale di avorio nel 1989. Poi nel 1997, riconoscendo che alcune popolazioni di elefanti dell’Africa australe erano gestite in modo sano, ha autorizzato Botswana, Namibia e Zimbabwe a procedere ad un’unica vendita al Giappone di uno stock di 50 tonnellate d’avorio di zanne d’elefanti deceduti per cause naturali. Nel 2002, la Cites aveva accettato il principio di una nuova vendita ed in base ad accordo raggiunto nel 2007 Botswana, Namibia, Sudafrica e Zimbabwe sono stati autorizzati a vendere gli stock governativi d’avorio per un totale di 108 tonnelate.L’avorio non e’ ancora stato venduto, i Paesi hanno infatti preferito aspettare l’arrivo sul mercato della Cina. Le verifiche della Cites – afferma il comunicato – hanno stabilito che i controlli in Cina benche’ non perfetti hanno raggiunto gli standard richiesti dalla Cites per questa vendita d’avorio. La domanda della Cina ad importare avorio potrebbe quindi essere approvata dal comitato. La Cites e’ stata sottoscritta da 173 Paesi. Il Comitato permanente della Cites e’ composto da esperti governativi. (ANSA).
15/07/2008
Veronesi parla del vegetarianesimo…
ALIMENTAZIONE SENZA CRUDELTA’
PASQUA SOSTENIBILE
Il commercio equo e solidale offre colombe, uova di cioccolato di vari misure, tutto con prodotti di ottima scelta “equa”.
In giro poi ci sono le varie proposte di varie associazioni tra le quali ricordiamo quelle proposta dalla LAV, lega antivivisezione!
Auguri
ROMA
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