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Sostenibilità: cambiare si può

L’assurdo ritorno del commercio dell’avorio…

Fonte ANSA – GINEVRA – La Cina potrebbe ottenere l’autorizzazione internazionale ad importare avorio. Riunito a Ginevra, un comitato internazionale dovra’ infatti pronunciarsi sulla domanda in tal senso di Pechino. Ma per alcune organizzazioni non governative consentire alla Cina di importare avorio rischia di favorire l’uccisione di elefanti ed il traffico illegale d’avorio. In sessione fino a venerdi’ prossimo, il Comitato permanente della Convenzione internazionale sul commercio internazionale delle Specie di fauna e flora in via di estinzione (Cites) dovra’ inoltre pronunciarsi su temi quali gli allevamenti di tigre, il commercio di mogano e il bracconaggio di rinoceronti, precisa un comunicato.La Cites ha vietato il commercio internazionale di avorio nel 1989. Poi nel 1997, riconoscendo che alcune popolazioni di elefanti dell’Africa australe erano gestite in modo sano, ha autorizzato Botswana, Namibia e Zimbabwe a procedere ad un’unica vendita al Giappone di uno stock di 50 tonnellate d’avorio di zanne d’elefanti deceduti per cause naturali. Nel 2002, la Cites aveva accettato il principio di una nuova vendita ed in base ad accordo raggiunto nel 2007 Botswana, Namibia, Sudafrica e Zimbabwe sono stati autorizzati a vendere gli stock governativi d’avorio per un totale di 108 tonnelate.L’avorio non e’ ancora stato venduto, i Paesi hanno infatti preferito aspettare l’arrivo sul mercato della Cina. Le verifiche della Cites – afferma il comunicato – hanno stabilito che i controlli in Cina benche’ non perfetti hanno raggiunto gli standard richiesti dalla Cites per questa vendita d’avorio. La domanda della Cina ad importare avorio potrebbe quindi essere approvata dal comitato. La Cites e’ stata sottoscritta da 173 Paesi. Il Comitato permanente della Cites e’ composto da esperti governativi. (ANSA).
15/07/2008

luglio 15, 2008 - Posted by | ambiente ecologia, ANIMALI | , , , ,

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